Marcella
Luzzi legge il manifesto del suo gruppo su come la loro
ruolo di opposizione funzionerà. Clicca e guarda il video. Poi sono
viene effettuata la creazione formale di comitati e commissioni e della
giunta. Anche Gianni
Bennati ha un commento al consiglio comunale. Clicca sulla foto a
destra per vedere come si svolge questo intervento. Per trovare il
presidente di una commissione importante
si fa uso di un voto contestato, che si conclude inizialmente in
parità.
Clicca sulla foto in alto a destra per vedere il voto.
Marcella Luzzi oplæser sin gruppes programerklæring om
hvordan deres opposition vil arte sig. Klik og se videoen. Derefter foretages en række formelle oprettelser
af udvalg og kommissioner. Også Gianni Bennati har en kommentar til
byrådet. Klik på billedet til højre for at se den udfolde sig.
Til valget af formand for et vigtigt udvalg er der kampvalg, som i
første omgang ender uafgjort. Klik på det øverste billede til højre for
at se stemmeafgivningen.
Di seguito sono riportati i risultati delle elezioni.
Herunder ses resultatet af valget.

Per Monte San Savino - Rinascimonte Liste Civica

52048 Orizzonti Comuni
Due commenti fatto da Marco Cappanni:
A quanto sembra la nuova giunta comunale è formata.
I componenti sono Nicola Meacci, Marzio Pagliai, Erica Rampini e Alessio Clemente Maina.
Per la formazione è stato seguito alla lettera il
famigerato manuale Cencelli. Tale schema infatti assegna cariche solo
in base al partito di appartenenza senza considerare in alcun modo le
competenze personali.
Quindi a Monte San Savino la giunta sarà così
ripartita, PD con due persone, Rifondazione Comunista e Sinistra
Italiana con uno ciascuno. Dei quattro
rappresentanti nominati non c'è nessuno che abbia competenza per quanto
riguarda l'urbanistica, i lavori pubblici e bilancio, tre settori
fondamentali di tutte le amministrazioni.
Sono stati esclusi da qualsiasi
carica i giovani, tanto sbandierati in campagna elettorale, ma come era
facilmente prevedibile utilizzati solo come acchiappa voti per poi
relegarli al ruolo yes-man/woman in consiglio comunale. A Ilaria Vanni,
la prima per preferenze ottenute e Simone Romanelli, il secondo, sono
stati dati i platonici contentini di capogruppo e vice.
In tutto questo meccanismo il
grande escluso è l'esponente del Partito Socialista, quel Giuseppe
Ginepri già assessore al bilancio, rappresentante della numerosa
comunità di Alberoro, località che ha contribuito in maniera
determinante alla vittoria delle elezioni della lista guidata da
Margherita Scarpellini e non presa minimamente in considerazione, così
come Montagnano del resto..
A questo punto rimane solo da
nominare il vice sindaco e il PD, già uscito bastonato dallo scarso
risultato personale del proprio segretario Dallera (ultimo nelle
preferenze) pretenderà la carica e forzerà per far nominare Marzio
Pagliai (anche lui non eletto), l'altro infatti, Nicola Meacci è
incompatibile per tale ruolo.
Insomma, un circo barnum......
Che
tristezza vedere persone giovani, che hanno contribuito in maniera
determinante al risultato elettorale, sedute sui banchi del consiglio
comunale con il solo compito di alzare la mano a comando. Niente voce,
nessuna decisione, in quanto al dissenso lasciamo perdere. L'unico loro
compito è di votare si. Gli accordi e le promesse elettorale già dimenticate.
E si che Ilaria Vanni, Simone Romanelli, Damiano
Petroni e Martina Lachi dovevano essere il nuovo che avanza
rappresentando quella freschezza tanto ostentata dalla lista
Scarpellini.
Questa mattina Alberoro, la
località che più di ogni altra ha votato in maniera compatta per queste
persone si ritrova con il cerino in mano, esclusa da qualsiasi
posizione decisionale.
La giunta poi, come scritto nell'anticipazione di ieri, è composta
dall'Assessora (come preferisce definirsi) Erica Rampini, savinese di
origine ma aretina a tutti gli effetti, dall'ex consigliere Alessio
Clemente Maina, dall'architetto Nicola Meacci, osteggiato dalla stessa
Scarpellini fin dall'inizio della campagna perché non lo voleva neppure
nella lista e fratello di quel Marco Meacci già sindaco di Monte San
Savino e segretario provinciale del Pd che nell'ultimo decennio non ne
ha indovinata una neanche per sbaglio e da Marzio Pagliai, nominato
vice sindaco, uscito dalla tornata elettorale con uno scadente
risultato personale e escluso dal consiglio comunale.
Queste sono le premesse dell'amministrazione Scarpellini 2.0, un sequel di un film di scarso successo.
Nel 2017 a Monte San Savino le dinamiche dei partiti
ancora fanno presa, dinamiche che però non tengono minimamente conto ne
delle persone, ne delle esigenze del territorio, ma perseguono
esclusivamente i propri interessi di bottega.
Il capoluogo, stando al
risultato elettorale, ha chiaramente dato dei segnali diversi premiando
noi 52048 Orizzonti Comuni, le frazioni invece sono ancora legate alle
logiche di appartenenza politica, fidandosi, a torto, delle promesse di
quei partiti che alla prima occasione buona le disattendono
regolarmente.
Forse anche loro si accorgeranno finalmente che è
giunto il momento che, quando si vota, si scelga invece le persone, le
loro idee, i loro programmi, la loro autonomia e libertà, qualità
molto, ma molto, più importanti delle tessere o delle sigle di organizzazioni politiche nazionali.
Meglio soli e liberi che pedine in mano alle segreterie...
Degli altri consiglieri di minoranza, il gruppo Rinascimonte, facciamo
fatica ad occuparcene, perché anche ieri sera non hanno smentito la
loro pochezza e la loro fedeltà alla linea governativa ed infatti, ad
ulteriore riprova di quello che da tempo diciamo, i loro esponenti, a
scapito dei nostri, sono stati eletti in commissione elettorale ed in
commissione giudici popolari con i voti determinanti della maggioranza.
Nel fare opposizione, fino a prova contraria, siamo da soli.